Dal 9 gennaio su RaiUno la prima lunga serialità del 2011: “Rossella”. Sette puntate con Gabriella Pession nel ruolo di una giovane altoborghese di fine Ottocento che sfida le convenzioni sociali. Nel cast Monica Guerritore, Francesca Cavallin, Toni Bertorelli, Fabio Sartor, Ugo Dighero, Danilo Brugia e Giuseppe Zeno
Dopo un 2010 trionfale in termini di ascolti per le fiction, il nuovo anno di RaiUno riparte con ‘Rossellà, una lunga serialità in onda da domenica 9 gennaio in prima serata. Ambientata tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, nata da un’idea di Sergio Silva, prodotta da Rai Fiction e Cattleya e diretta da Gianni Lepre, la serie racconta (in sette puntate) la vita della protagonista che le dà il nome: Rossella (Gabriella Pession), giovane dell’alta borghesia genovese cresciuta nell’agio e in un’atmosfera ovattata, che decide di rinunciare al lusso, alle comodità e alla famiglia per amore di un giovane giornalista tanto ambizioso quanto squattrinato (Giuseppe Zeno).
A spingerla, in realtà , oltre all’amore per il giovane (che sposerà ), e’ anche la sensazione di avere diritto ad una vita piu’ intensa e consapevole di quanto fosse permesso alle donne del suo tempo, come spiega la Pession: “Rossella e’ una donna ribelle non perche’ sia capricciosa ma perche’ ha una forte pulsione verso la conoscenza, il sapere e la libertà . Una giovane donna, che per autorealizzarsi decide di sfidare tutte le convenzioni sociali dell’Italia di fine 800.
Naturalmente la libertà avrà un prezzo che Rossella pagherà non senza tribolazioni: il marito per il quale ha rinunciato alla vita agiata che le consentivano le sue origini, si rivelerà diverso dal giovane idealista che lei credeva di avere sposato; la madre (Monica Guerritore), che il padre (Fabio Sartor) le aveva fatto credere morta perche’ tradito, tornerà improvvisamente nella sua vita; Sophie (Francesca Cavallin), la nobildonna che credeva sua amica le volterà le spalle. La determinazione e il coraggio la porteranno, tuttavia, ad affrontare (e a superare) tutte le prove che la vita le presenterà .
‘Rossellà, racconta il direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce nel corso della conferenza stampa, “e’ un progetto da me fortemente voluto perche’, essendo un romanzo popolare con diversi connotati sociali che ancora oggi appaiono attuali “. “Rossella infatti -continua Del Noce riferendosi alla protagonista – e’ una femminista ante litteram. La sua storia sarà utile anche ai giovani per capire le difficoltà e le controversie che le diverse dinamiche sociali, associate all’emancipazione femminile, hanno trovato sulla propria strada”. E’ una serie che risponde alla mia idea secondo cui la fiction deve avere anche una fuzione di servizio pubblico e non limitarsi ad un racconto fine a se stesso.
Nonostante i buoni propositi espressi da Del Noce pare del tutto inadeguato istituire confronti con le proto-femministe dei teleromanzi del passato, quelli, per intenderci, tratti da solidi riferimenti letterari: da “Eleonorà e ‘Camillà di Giulietta Masina a “Una donnà, con una giovane De Sio nel ruolo della Aleramo.
Sulla scelta di puntare sulla lunga serialità , Del Noce aggiunge: “Siamo sempre sollecitati a farlo perche’ la lunga serialità ha aspetti positivi, anche dal punto di vista economico. Pero’ ha due importanti controindicazioni: se vanno male le prime puntate, devi sopportare sei settimane di sofferenza dal punto di vista degli ascolti; inoltre, se non c’e’ un equo mix con le miniserie, si va incontro a problemi di programmazione perche’ non puoi mandare in onda tre o quattro serie lunghe nella stessa settimana, il pubblico non riesce a starti dietro”. E se le sette puntate di Rossella avranno successo, Del Noce avverte che potrebbero avere un sequel.
Avvertimento che suona come una minaccia se la nuova fiction dovesse seguire la via peggiore del feuilleton con cadute nell’umorismo involontario. Facile l’associazione con Orgoglio (stessa ambientazione) che arrivo’ alla terza serie lanciando proprio la Pession come cattiva da cartone animato, magicamente redenta nel corso della seconda stagione.